Il percorso che abbiamo scelto è quello che parte dalla Fontana Cornia, a Sant'Agata d'Esaro, lasciando il Sentiero Italia ed inoltrandoci nella faggeta lungo il crinale della montagna che presto lascia indietro la copertura del fitto bosco, per diventare un crinale roccioso dai panorami incredibili: da un lato la costa tirrenica con la Riviera dei Cedri fino all'Appennino Paolano, e dall'altro la Valle del Rosa, e i rilievi dell'area dell'Orsomarso fino a dove la foschia di questi caldi giorni di ottobre permette di proseguire con lo sguardo.
I loricati, tanti, giovani e secolari, tempestano il crinale su entrambi i versanti caratterizzando ulteriormente i picchi della cima sud e della cima nord. "Roccia" e "pini", sarebbero le due parole che meglio rispecchierebbero questa escursione aspra e così tanto desiderata dagli amanti dell'escursionismo dei nostri territori.
I colori autunnali ancora decorano la faggeta fino alle quote superiori ai 1.800 m e vanno in netto contrasto con il verde ed il bianco dei loricati presenti. Ad ogni nuova risalita corrisponde un paesaggio da incorniciare con una o più foto. Sbalorditivi sono i canaloni che si incontrano passando dalla cima sud alla nord: si percepisce in quei passaggi l'essenza che questa montagna trasmette. Difficile infatti descrivere a parole il percorso, ricco di scorci e passaggi più che interessanti: lascerò questo arduo compito alle immagini che come al solito so, non potranno trasmettere a pieno la reale bellezza dei luoghi che ho percorso.
Sicuramente un itinerario adatto solo a chi è più allenato, e che necessita della giusta attenzione anche per i più esperti; unico e immancabile per chi può fare affidamento sulla propria esperienza.
La giornata si è conclusa con un'inaspettata ma tanto apprezzata tappa ristorativa, ospiti di Luigi, presso il suo agriturismo tra castagne, pane appena sfornato, salumi e formaggi prodotti dalla sua azienda: non poteva esserci escursione di compleanno migliore.
Alla prossima e buon cammino!