"Non mettetemi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa accorgersi più di un tramonto. Chiudo gli occhi, mi scosto di un passo. Sono altro. Sono altrove…"
A. Merini
La neve ricopre i rilievi intorno a noi, e il primo strato ghiacciato permette di ascoltare il classico suono che la superficie fa quando viene schiacciata sotto il nostro passo costante e continuo.
Decidiamo di risalire per il canalone fino ad incrociare il crinale di Monte Vernita (1.456 m s.l.m.) e il sentiero che si m sviluppa su di esso; man mano che risaliamo la neve intorno a noi aumenta.
Molte sono le piste degli animali che abitano l'area, dai cinghiali ai caprioli, dalle lepri alle volpi.
Giunti su uno spuntone del crinale rimaniamo subito sorpresi: possiamo osservare il primo spettacolare panorama con il sole che si riflette sul Tirreno mentre si dirige al tramonto.
Aumentiamo il passo per poter godere dei colori che da lì a poco si percepisce stiano per arrivare, mentre l'ultimo tratto della vetta ha un che di lunare. Raggiungiamo la cima appena in tempo per poter godere per pochi minuti dei fantastici colori dall'arancione, al porpora, al viola al fucsia del tramonto di un sole che si infrange sulla linea del mare. Attimi stupendi anche perché si riescono a vedere le cime del Massiccio del Pollino splendidamente dipinte, seppur per pochi minuti, di questi colori.
Ormai è l'imbrunire, e ci accingiamo a discendere dall'altro crinale, riprendendo poi con l'aiuto delle torce la pista fatta all'andata discendendo il canalone e tornando all'auto dopo essere come al solito soddisfatti del fantastico spettacolo che anche questa volta i monti del Parco Nazionale del Pollino ci hanno offerto.
Buon Cammino!