O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
E' diletto fra noi.
..."
"La quiete dopo la tempesta" - Giacomo Leopardi
Ieri la neve ha continuato a cadere per tutta la giornata infischiandosene di tutto il resto.
La luce del nuovo giorno entra dalla finestra e forse questa mattina il sole ha avuto il sopravvento. Affacciandomi confermo la mia ipotesi. Tutto intorno è bianco e ancora immacolato; il cielo è azzurro come se per lui fosse già piena estate: mi sta invitando ad uscire e godermi quello spettacolo. Non me lo faccio ripetere due volte.
Faccio una colazione rapida, preparo il fuoco per il mio rientro, prendo ciaspole, bastoncini e fotocamera e si parte.
Tutto il Piano di Novacco brilla in migliaia di punti diversi, perfino gli alberi brillano ancora coperti dalla neve fresca.
Incamminandomi verso un punto più alto per godermi meglio il paesaggio sono tante le piste di diversi animali che incontro, rammaricandomi quasi di non aver preso prima il cammino e magari aver incrociato la loro stessa strada al momento del loro passaggio.
Arrivo un pò più su, e guardando quello che ho di fronte mi prendo il tempo che serve per star bene.
Taglio entrando nella faggeta dove l'ambiente che mi circonda è tutt'altro: i rami inarcati dal peso della neve sembrano quasi costruire gallerie trasparenti. La neve è fresca e si sprofonda un pò, ma con il giusto equilibrio e le ciaspole dalla mia parte discendo agevolmente fino a incrociare la strada. La attraverso quasi all'imbocco del piano e riprendo il cammino mantenendomi al limite della faggeta, diretto verso il grande faggio, che merita una visita per vederlo vestito di bianco.
Anche così è chiara la sua maestosità, resa ancor più evidente da quel trono in pietra su cui è cresciuto spavaldo e vigoroso. I dovuti ossequi al centenario albero e poi rientro seguendo il percorso che mi porta a tagliare a metà (o quasi) il piano stesso.
Mi soffermo un altro pò di tempo presso l'impianto di captazione dell'acqua che ai tempi della Rueping S.p.a. (impresa forestale che nei primi del '900 operò sul territorio di Saracena e non solo) forniva questo bene fondamentale ai boscaioli e agli operai; l'acqua ora abbondante scorre in superficie e forma sinuose insenature tra la neve rendendo il tutto ancor più affascinante.
Il tempo di qualche scatto, e poi mi avvio con tranquillità verso il rifugio.
Mi volto indietro di nuovo per ripercorrere con lo sguardo la mia passeggiata ad anello, e poi rientro sistemando le ciaspole e i bastoncini ad asciugare, controllo il fuoco bello e pronto e mi preparo alla nuova giornata.