Questo è il sentiero scelto nella mattinata per poter poi raggiungere il Patriarca, uno dei pini loricati più famosi dell'area protetta.
La camminata è semplice e ben ritmata e giunti a Vacquarro è evidente il verde che negli anni passati non era elemento predominante della vallata, segno che quest'anno il clima, con neve e pioggia, è stato più benevolo per questi territori.
Continuiamo il percorso tra piacevoli chiacchierate, qualche foto e alcune tappe dovute lungo il percorso fino ad arrivare a Gaudolino; il tempo c'è, non si è stanchi, e si decide di procedere con un solo dubbio: il clima, visto che intorno a noi dei nuvoli grigi iniziano ad addensarsi.
Procediamo e tra i grandi faggi di questi territori ecco spuntare uno degli animali che poco prima avevo nominato per la loro importanza e rarità: uno splendido esemplare di Rosalia alpina posata su un tronco di faggio. L'emozione è tanta e tante sono le foto e il tempo che spendiamo per poter ammirare questo splendido insetto dai colori insoliti.
Decisi a procedere, lasciamo la Rosalia con un po' di dispiacere visto il fortunato incontro e procediamo verso il Patriarca, ma la fortuna che abbiamo avuto per l'incontro eccezionale viene scontata con l'inizio della pioggia una volta raggiunti i primi loricati, quindi qualche foto e poi si ritorna alle auto dopo aver consumato un lauto pranzo presso il Bivacco di Gaudolino dove altri escursionisti, hanno trovato riparo come noi, in attesa del passaggio del temporale.
Di certo la giornata è valsa per la compagnia, le piacevoli chiacchierate e le risate, e in assoluto per aver visto uno degli animali più rari del Parco Nazionale.