Presi gli zaini e allacciati gli scarponi procediamo al buio facendo prima visita al Guardiano di Masistro, il grande faggio plurisecolare che vigila sui pianori circostanti.
Attraversiamo la prima sella tra il Tabaccante e Timpone del Vaccaro, per poi scendere verso il laghetto di Piano di Mezzo, accolti dal concerto delle rane che fanno da colonna sonora allo spettacolo della nebbia che si condensa sulla superficie del piccolo specchio d'acqua. Superiamo Piano Grande, e risaliamo verso la nostra destinazione percependo in maniera distinta il profumo dei narcisi che hanno conquistato il crinale che stiamo percorrendo, lasciandoci un altro gradito regalo.
In silenzio raggiungiamo il "balcone" sul piano, consumiamo la nostra cena e ci mettiamo in attenta ammirazione del cielo stellato, lasciandoci meravigliare dalle scie luminose che compaiono a sorpresa sulle nostre teste. Prima di andar via ci concediamo qualche foto per ricordare il momento.
Una notte contraddistinta da tanti piccoli segni della superba forza della natura, capace di coinvolgere nel buio della notte, tutti i nostri sensi; sensi che al buio, memori di un istinto ancestrale, si acuiscono e permettono di percepire quello a cui, a volte, dedichiamo troppo poco tempo.