“L'ostacolo più grande alla scoperta non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza.”
Daniel J. Boorstin
In più ogni volta che si ripercorre, seppur si considera uno stesso itinerario, cambieranno (giusto per dirne qualcuna) le emozioni provate, i ricordi, i compagni di cammino e la luce che illumina ciò che abbiamo intorno a noi.
I famosi percorsi del Parco Nazionale del Pollino però spesso, tolgono spazio a itinerari che sono altrettanto belli e spettacolari. Ne è un esempio quello del Campanaro: un meraviglioso anello intorno ad un rilievo che si erge tra le valli che si distendono dal Dolcedorme addolcendosi nella prateria steppica della Petrosa.
Anche lì si arriva su fino a 1.491 m di quota dove si possono ammirare i maestosi pini loricati abbarbicati sulle pareti Sud di quella che è la regina delle montagne del Parco, Serra Dolcedorme, ma altri esemplari si incrociano sul nostro cammino; più e meno grandi, si fanno accarezzare ed abbracciare lasciando già immaginare le forme uniche che potrebbero assumere un giorno, per chi sa in che forme d'arte possono trasformarsi. Questi Alberi sono profondamente ammirati da chi vive in queste terre e divengono miti per chi invece viene ad osservarli da tutto il mondo.
Il Pollino è un meraviglioso mondo da scoprire, uno scrigno di percorsi unici e accattivanti che abbiamo dietro la nostra porta di casa senza saperlo.