Alla Scoperta del Pollino
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Lino di Katia, unicità botanica del Pollino

6/15/2021

5 Comments

 
Foto
La biodiversità presente nel Parco Nazionale del Pollino è una caratteristica che rende questo territorio un patrimonio assoluto per tutto il panorama internazionale. 
La sola presenza del Pino loricato (Pinus heldreichii subsp. leucodermis) ne è un esempio lampante: una pianta che concretizza il concetto stesso di vigore. Il loricato però non è la sola specie unica di quest'area protetta. 

Una delle primissime specie che misi nella "lista dei desideri" quando ero ancora un semplice appassionato, era un fiore elegante e delicato scoperto da pochissimo, precisamente nel 2011 dal botanico Lorenzo Peruzzi. Già solo questo ci dà l'idea di come, nonostante il Pollino sia balzato alla cronaca degli amanti della montagna e della natura in genere da tanto tempo, ci sia ancora altrettanto da conoscere, approfondire e studiare attentamente da un punto di vista naturalistico (e storico). 

Questa pianta, in tutto il territorio del Parco Nazionale del Pollino, ha ad oggi una sola ed unica stazione di crescita; una piccola superficie del Massiccio centrale. In pratica, per poterla osservare, quello è l'unico punto in cui (in tutto l'intero pianeta) si trova. 

Dopo qualche ricerca dell'anno scorso, confermata dal ritrovamento a cui non potei partecipare, mi sono diretto speranzoso, alla ricerca di questo fiore unico. Individuata subito la zona, ho ricercato l'area man mano restringendo il campo, fino a quando mi sono apparsi davanti agli occhi decine e decine di fiori azzurri che ondeggiavano al vento. 

Quasi con lo stesso timore che si prova di fronte ad un animale selvatico per evitare che si dia alla fuga, ho preso la fotocamera ed ho iniziato ad avvicinarmi facendo la massima attenzione a non calpestare neppure una parte della pianta; ho iniziato ad osservarla contento come poche volte, e a fotografare.
Foto
La pianta, come detto, scoperta e identificata da Lorenzo Peruzzi, è un lino endemico che lo stesso botanico ha dedicato alla moglie, da cui il nome scientifico Linum katiae, in italiano Lino di Katia. Pianta perenne, cresce tra 1.800 e i 1.900 m di quota. La fioritura si sviluppa tra maggio e luglio, con fiori dal blu al celeste. L'ennesima piccola meraviglia della natura.

Quei fiori, in tutto il mondo si trovano solo lì. Quante persone hanno e avranno la possibilità di vederli durante la loro vita? Io sono tra i fortunati, ed è stato quello che ho continuato a pensare scatto dopo scatto, e che in realtà ancora penso.
5 Comments
Antonio Maffei
6/15/2021 09:51:00 pm

Complimenti!!! Nel sito botanico Acta plantarum sono presenti solo le foto di Peruzzi, potresti inviare anche le tue, sono bellissime!

Reply
Andrea Vacchiano link
6/16/2021 06:33:06 am

Grazie Antonio, se hai modo di dare il mio contatto a qualcuno del sito di Acta e farmi contattare via mail posso girarvele tranquillamente.
Un saluto!

Reply
Antonio Maffei
6/16/2021 09:48:34 am

Andrea, per pubblicare le foto nel forum di Acta è necessario iscriversi al sito. Come alternativa, se mi autorizzi, posso inviarle io specificando che l'autore delle foto sei tu. Buona serata!

Domenico Puntillo
3/5/2022 09:57:38 am

Complimenti!

Reply
Marinella Zepigi link
3/5/2022 11:18:28 pm

Saremmo felici di poter pubblicare le tue immagini.
Se le invii a info@actaplantarum.org con i dati stazionali: nome e cognome dell'autore, luogo mese e anno dello scatto, le pubbòlicherò personalmente. Marinella

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    Sono sempre stato un appassionato di escursionismo e ho sempre sfruttato ogni momento disponibile per poter girovagare sulle montagne vicino casa.
    Oggi mi ritengo uno dei fortunati che è riuscito a fare della sua passione un mestiere. Qui racconterò alcune delle meravigliose esperienze vissute nell'area protetta più grande d'Italia
    .

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