Paulo Coelho
In attesa della neve l'obiettivo è scelto: raggiungere "Castel Brancato" e godere da lì, già stupendo punto panoramico sulla Valle del Fiume Argentino, del tramonto invernale sul mar Tirreno.
Partenza intorno alle 14.00, muniti del necessario torce comprese, ci avviamo sulla prima parte del sentiero, che si presenta inizialmente in salita, ma per un breve tratto. Arrivati al cancello dei rifugi forestali de "La Salviosa" si procede verso la nostra meta. Il toponimo "La Salviosa" è riconducibile, abbastanza intuitivamente, alla grande presenza di salvia (Salvia officinalis L.) nella zona, facile da incontrare anche sul sentiero.
Il percorso è semplice, e a tratti in leggera discesa, fino alla tappa decisa come punto sosta per poter mandar giù qualche boccone. Praticamente tutti cibi "casalinghi": olive nere, salsiccia piccante, caciocavallo podolico, scapecia e pane, tipicità dei nostri territori.
Verso le 15,30 ci avviamo verso il punto finale, e la nebbia tutt'intorno inizia a giocare con noi, mostrandoci solo in parte quello che ci circonda. Svoltando a destra l'ultimo tratto di sentiero è in salita, e attraversa una parte di lecceta che si è espansa fin quasi a raggiungere la cima dell'altura chiamata "Castel Brancato". Un bel passaggio, su un sentiero che si restringe ma che diventa altrettanto panoramico ancor prima di arrivare a destinazione.
Arrivati, non vorremmo essere in nessun altro posto. La nebbia inizia a ritirarsi e il sole inizia a creare giochi di luce con la foschia rimasta, colorando più volte il cielo e i dintorni di arancione e rosa. Dalla parte opposta inizia intanto a vedersi, sempre più chiaramente la luna. Ci godiamo, completamente ammutoliti e affascinati il tramonto, e all'ultimo saluto del sole, rimettiamo gli zaini in spalla e ci avviamo sulla strada del ritorno, soddisfatti dello spettacolo che ci è stato regalato.