"La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità".
Charles Bukowski
Si parte, lasciata l'auto, attraversando la contrada "Mazzacanino" di Morano Calabro, prendendo il famoso sentiero denominato "La scaletta" che, percorso completamente, porterebbe fino al Piano di Gaudolino.
Attraversiamo i primi rimboschimenti, fino a ritrovare intorno a noi un bosco costituito prima dal dominante leccio, e poi da faggio e diversi esemplari di pino loricato.
Sostiamo alla sorgente Romania prima di procedere fino al belvedere al di sotto di "Autorosso" a circa 1.150 metri di quota. Guardandosi intorno, oltre le pareti sotto Pollinello, è evidente e netta la separazione tra le due componenti forestali: il verde della lecceta, che si scontra verso i colori autunnali della faggeta sovrastante a ridosso della "Valle Gaudolino".
Diamo un'occhiata al percorso che ci aspetta e iniziamo la risalita fuori pista incontrando faggi vetusti, tracce di animali (scoiattoli, lepri, caprioli, cinghiali, mustelidi di diverso tipo) e la consapevolezza di essere in un luogo dove davvero in pochi si avventurano.
Aggiriamo la prima parete di "Autorosso" e individuiamo un bellissimo esemplare di roverella dall'età notevole, così come arrivati su uno dei crinali che discendono verso la vallata, avvistiamo la schiera di loricati che sono subito alle pendici della parete; il nostro obiettivo è tra quelli.
Superiamo con molta attenzione e concentrazione le parti in cui sono presenti dei ghiaioni con materiale più e meno grossolano, e giungiamo dunque al nostro pino loricato. Uno stupendo esemplare: vigoroso, con la chioma molto ben sviluppata e ramificata, alto e con un diametro notevole.
Ci gustiamo per qualche minuto lui e il panorama che dall'alto riusciamo a vedere, oltre che tutti gli altri pini abbarbicati sulle pareti alle nostre spalle: uno spettacolo unico.
Decidiamo di rientrare, e dopo aver notato un altro stupendo esemplare di roverella subito sotto la parete sud-ovest di "Autorosso", iniziamo la discesa seguendo il crinale, fino a ricollegarci molto più giù, alla prima parte del tracciato della scaletta.
Un'escursione fuoripista alla scoperta del Parco Nazionale del Pollino anche per chi ha più esperienza. La curiosità è una virtù fondamentale che permette sempre di migliorare. Buon cammino!
alla roverella secolare e al "pino loricato di Gavutu Russo"