"Il caso è il più grande romanziere del mondo".
Honorè de Balzac
Organizzati con pochi ma buoni amici ci si dà appuntamento direttamente lì. Parto e pian piano godendomi ogni passo nella neve che copre tutta l'area, mi dirigo al luogo dell'incontro con nello zaino il necessario e qualche sfizio: cornetti e caffè caldo che so già saranno ancor più buoni mangiati con a disposizione quel panorama.
Lungo il cammino faccio qualche deviazione, mi godo la faggeta e le tracce che sono sparse un pò dappertutto, ma il momento più bello in assoluto, è quando molto vicino da me sento un primo ululato. Chiaro e forte. Mi fermo, smetto anche di respirare per la forte emozione e per la speranza di sentirlo almeno ancora un'altra volta, e un po' come per accontentarmi a seguirlo ne sento altri tre, più distanti e meno forti, ma altrettanto magnifici.
La montagna mi ha già ripagato così di quella poca fatica che ho fatto. Se questo è l'inizio penso, cos'altro posso aspettarmi dalla giornata?
Con un sorriso stampato in faccia proseguo e raggiungo gli altri al Bivacco. I saluti e poi la colazione, bella e soddisfacente come poche altre, forse come nessun'altra: quei loricati sulla parete del Pollino hanno tutta la mia attenzione mentre sorseggio il caffè.
Il resto dei due giorni è un'esperienza preziosa che conserverò per me e con chi con me li ha passati, lasciando il resto alle immagini.
Buon Cammino.