"La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri ma nel mantenere
viva una fiamma"
J.L. Jaures
Il nostro obiettivo ora, è assistere prima alla vestizione delle maschere del Carnevale Tradizionale di Alessandria, e poi al Carnevale stesso: un rito antico e unico. Scendiamo verso Palazzo Chidichimo, luogo dove si svolge questa prima fase e da dove poi partirà la sfilata vera e propria.
Passiamo così di casa in casa finché tutti i Pulcënëllë bielle non sono riuniti, ed è qui che iniziano a danzare a ritmo di musica popolare, che i suonatori intanto, mai hanno fatto fermare. I colori sono stupendi, tra campanellini, nastri, spille, medagliette, fasce e teli di tutte le forme, tonalità e dimensioni che si muovono al ritmo dei loro balzi. E' un momento pieno di significati, e che tra gli altri, scandisce un tempo che ricorda a tutti l'arrivo della primavera.
Un rito stupendo, dove è chiaro ed evidente l'orgoglio e la voglia di partecipazione di tutti gli alessandrini. Un momento recuperato dopo gli stop forzati degli ultimi anni, e dove la vera essenza, dai costumi alla manifestazione stessa, è data dalla semplicità (solo apparente in realtà). Caratteristica che rispecchia pienamente l'originalità e la tradizione rimasta integra nel tempo. Un momento di vera festa condiviso da tutta la comunità e che ha radici antichissime, come particolare è la cultura e l'aspetto antropologico di questo paese incastonato nel versante più orientale del Pollino.
Un evento che suggerisco a tutti di vivere almeno una volta per entrare a far parte della comunità di Alessandria del Carretto e del suo retaggio ancestrale almeno per un giorno.